Con qualsiasi nome lo si voglia chiamare, securityFakeCamp, meeting banCario o chissà che altro, resta il fatto che si tratta di una bella presa in giro.
Lo scorso sabato mi sono svegliato di buon ora (e ho chiesto lo stesso ad altri amici che mi accompagnavano nel weekend al mare) per partecipare a quello che si chiamava securityCamp e che sembrava essere un evento appartenente al circuito dei barCamp, ovvero un momento di incontro organizzato dal basso per discutere di temi riguardanti l’informatica, internet e in particolare la sicurezza online. Di fatto l’evento è stato promosso e organizzato, soprattutto su altri mezzi esterni, dalla banca che si presentava nel wiki solo come sponsor.
Un resoconto dell’evento lo potete trovare sul blog di Sid; altre considerazioni affini su quello di PseudoTecnico o su quello di Stefano Mainardi. Nessuno di questi conosco personalmente, ma sarà magari uno spunto a fare due chiacchiere alla prossima occasione.
Quello che vi posso dire io è che non c’era modo di capire dal wiki di che evento si trattasse, ovvero di un meeting informale organizzato della banca online IWBank con i propri clienti, per sensibilizzarli al tema della sicurezza, nonché per consegnare ad essi il token per l’accesso sicuro all’homebanking. Oltretutto il wiki era solo uno specchietto per le allodole: lo staff dell’accoglienza aveva con sé tutt’altra lista di partecipanti, ben più lunga, nella quale gli iscritti sul wiki non comparivano.
Trovo tutto questo assolutamente ridicolo; un vera e propria presa in giro nei confronti di chi pensava di partecipare ad un barCamp. Mi accodo a PseudoTecnico che chiede scuse ufficiali alla stessa banca organizzatrice: dubito però che ciò possa avvenire. Sid dice di aver avuto notizie dallo staff bancario della loro intenzione di ripetere l’evento in futuro: se lo faranno di nuovo tramite il circuito barCamp sappiano che da parte mia troveranno pane per i loro denti.
Chicca finale: dato che hanno scelto un circuito di questo tipo per pubblicizzarsi, avendo lo stesso sia un forum che un blog, mi sarebbe piaciuto avere un dialogo diretto con l’ente promotore riguardo quanto accaduto. Peccato però che nel forum sia bloccata la registrazione e che sul blog, una piattaforma WordPress che non riporta i dovuti crediti, sia stato cancellato lo script wp-comments.php che riceve i commenti degli utenti!
Una grossa caduta di stile, di cui come lettore mi aspetto di leggere nel resoconto che Marco Camisani Calzolari di Nova 24, presente sabato a Viareggio, aveva annunciato di fare dell’evento.
19 Settembre 2007 at 12:46 pm
ah ah! bella storia davvero.
non è la prima volta che alcuni barcamp, organizzati in questo modo, si rivelano altro e lasciano delusi. In fin dei conti per questo non ho capito nemmeno se c’è stato un vago utile da parte dei frequentatori, mi pare di no, il che è il massimo
vabbehh
lo faremo noi il nostro toscamp il barcamp degli etruschi, e sarà il meglio
(argomenti per un TosCamp? idee?)
19 Settembre 2007 at 3:31 pm
Beh, utilità per i presenti c’è stata, dato che erano in maggior parte clienti della banca a confronto con esperti della loro sicurezza…
Ti sei perso il simpaticissimo signor Tullio, che ha imperversato per tutta la mattina, raccontando le sue esperienze e soprattutto le sue convinzioni e supposizioni da autodidatta informatico, spesso parlando più dei relatori degli interventi! 😉
Da parte mia qualche cosa interessante l’ho sentita, ma questo a mio modo di vedere non giustifica da solo il comportamento dell’organizzatore.
21 Settembre 2007 at 11:52 am
Ottimo Silvia… così almeno i (pochi) lettori non penseranno che sono un mitomane…
Arrivederci al prossimo barCamp… o al prossimo weekend in Versilia! 😉
21 Settembre 2007 at 11:35 am
concordo pienamente su quanto detto da nick…in particolare sulla levataccia che ci ha fatto fare per essere presente allo pseudo barcamp…e poi ance su tullio…nick ci ha fatto una testa così sugli interventi di questo tizio…..
ovviamente io non ero presente. ma ero sulla spiaggia di viareggio ad aspettare che il barcamp finisse…ero una di quei disgraziati che, per passare il we insieme a nick, è partita all’alba insieme a lui…
21 Settembre 2007 at 12:18 pm
Sulla questione del SecuritCamp stiamo discutendo anche su facebook sul gruppo degli “indigeni digitali” e sul blog correlato ( http://www.lifesharing.it ). La nostra intenzione è di smascherare questo genere di furbetterie prima che avvengano, per evitare alle persone in buona fede di percorrere centinaia di chilometri per eventi diversi da come vengono pubblicizzati. La tua testimonianza è molto interessante.